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Per una partecipazione consapevole alla giornata di mobilitazione odierna, 12 marzo, dei lavoratori della scuola sugli effetti della riforma è giusto che tutti gli interessati sappiano che cosa c’è in ballo. La bassa adesione allo sciopero nella nostra scuola è sicuramente dovuto alla mancanza di conoscenza del problema ed alla carente sensibilizzazione sindacale (non) fatta a livello di zona dalle organizzazioni sindacali. Al di là della belle parole (ministeriale) che accompagnano la riforma essa è dolorosa per i docenti e ne voglio evidenziare alcuni punti: 1. perdita di ore d’insegnamento nell’area comune (tutti gli indirizzi Tecnici e Professionali): • 50/A Lettere 1 ora in meno • 47/A Matematica 1 ora in meno • 60/A Scienze della terra e biologia 1 ora in meno 2. Perdita di ore settimanali nell’area di indirizzo Agricoltura ed Ambiente: • 58/A Scienze Agrarie 3 ore in meno • 38/A Fisica Sparisce • 05/A Esercitazioni pratiche 2 ore in meno. 3. Dall’anno prossimo la riforma entra in vigore per le classi Prime e Seconde. Per cui dall’anno prossimo cominciano i dolori per la classe docente che comunque continua ancora a vivere ed a sognare tranquilla! Per un più dettagliato approfondimento si rimanda all’allegato file.
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